Perché facciamo brutti sogni la notte

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Non è un mistero che quello dell’interpretazione dei sogni sia un terreno ancora molto fertile di speculazione per fantomatici esperti, studiosi ma anche per psicologi che la ritengono una risorsa molto utile per condurre una terapia efficace con i propri pazienti.

Ma è davvero possibile trovare un senso più o meno nascosto alle immagini che popolano il nostro sonno? La certezza è che tante persone, ogni giorno, si svegliano e si chiedono il perché fanno certi sogni, in particolar modo quelli più strani e che lasciano una sensazione di disagio perdurante. Quelli che alle volte impauriscono.

Interpretazione dei sogni e incubi

Dall’alba dei secoli le persone si pongono certi interrogativi sui sogni e cercano di darsi delle risposte. Solo nel ‘900 c’è stata una svolta, con studiosi e soprattutto psicologi e psicanalisti – Freud e Jung su tutti – che hanno cercato di mettere i puntini sulle “i” e dare un senso alla dimensione onirica dell’uomo. È per questo che i più avvezzi e curiosi di imparare, oggi, riescono a darsi delle spiegazioni. Se siete interessati ad approfondire l’argomento: come interpretare i sogni.

Andando più nello specifico, perché facciamo gli incubi? Qual è il significato di un brutto sogno? La moderna interpretazione dei sogni associa certe immagini oniriche forti e che creano sgomento a una paura sperimentata anche nella vita reale, in particolar modo in un passato vicino. Un trauma vissuto nell’infanzia, un difficile rapporto con i genitori o ancora la difficoltà ad esprimere se stessi nella vita reale: sono solo alcune delle cause che potrebbero portare chi sogna a farlo con risvolti inaspettati, che creano sgomento.

Alcuni studi recenti, invece, hanno dimostrato come un incubo sia, nei fatti, una sorta di reazione ad uno stress vissuto nella vita reale, che nasce a livello nervoso. Non è quindi qualcosa che fa soffrire a causare un brutto sogno, bensì delle circostanze che ci hanno portato ad una stanchezza fisica e mentale, che proprio nel momento del riposo per antonomasia arriva a sfogare in immagini a volte crude, che non riusciamo a spiegarci.

Come evitare gli incubi

Proprio perché i brutti sogni dipenderebbero dallo stress accumulato nel corso della giornata, gli psicoterapeuti sostengono che ci siano delle buone prassi che la persona può mettere in pratica per evitare gli incubi e sperimentare dei sogni che possano rendere più piacevole il risveglio. I consigli sono quelli di regolarizzare il ciclo sonno-veglia, fare del sano esercizio fisico regolarmente (almeno 3 o 4 volte alla settimana), bere meno caffè e bevande alcoliche e seguire un’alimentazione equilibrata.

C’è anche da dire che in alcuni casi gli incubi possono essere collegati a esperienze vissute prima di coricarsi. Alcuni studi, ad esempio, hanno dimostrato che le persone che prima di andare a dormire guardano un film o una serie tv horror hanno buone probabilità di trasferire le sensazioni di paura e terrore anche nella propria dimensione onirica. In queste circostanze, però, una volta svegli non ci sarebbero ripercussioni o strascichi di alcun tipo, come potrebbe essere per esempio un senso di inadeguatezza o di malumore perdurante nel corso della giornata lavorativa. Anche una brutta litigata con i genitori o con il partner, la sera, prima di andare a dormire, associata al senso di frustrazione o inadeguatezza, può essere la causa di un brutto sogno. Come è chiaro, quindi, e come suggerisce anche un’interpretazione dei sogni più “scientifica”, effettuata con dati di laboratorio, gli incubi non sono direttamente collegati a degli episodi che ci fanno soffrire e rimuginare nel corso della giornata, per lassi di tempi molto prolungati. Sono piuttosto collegati a dei fenomeni estemporanei, che si verificano molto a ridosso del sonno vero e proprio.

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