Corteggiamento: come è cambiato l’approccio nel corso del tempo

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L’arte del corteggiamento esiste sin dall’alba dei tempi. D’altro canto, il desiderio di amare ed essere amati è ambito dalla maggior parte degli individui, uomini o donne che siano, al fine di dare un senso compiuto alla propria esistenza. Un desiderio, spesso una necessità, trasversale ed universalmente riconosciuto, oggetto di numerosi studi medici e scientifici.

Un’arte che col passare del tempo, in base all’evoluzione della società, è radicalmente mutata, cambiando gli usi e costumi delle persone. Inutile negare, infatti, come in tempi remoti fosse l’uomo a dover corteggiare la donna, farla sentire importante e desiderata, nella speranza che lei, poi, cedesse alle lusinghe.

Dagli anni ‘70 in avanti, la “prima mossa” è progressivamente diventata “bipartisan”

Le donne, allora come oggi, hanno in mano il “pallino”, sono loro che, inevitabilmente, decidono se accettare queste avances oppure rifiutarle. Ma un tempo, anche se già predisposte verso il proprio corteggiatore, preferivano aspettare, lasciare l’uomo in attesa e rendere concreta un’affermazione che risultava non di rado “vincente”: per farsi amare, bisogna farsi desiderare”.

L’uomo bramava dal desiderio di poter ottenere il fatidico “sì”, ma doveva sapientemente calibrare la propria corte: ad essere troppo insistenti, infatti, si otteneva l’effetto contrario, allontanando la persona desiderata. Qualche regalo ogni tanto, una frase dolce ed autentica e, soprattutto, sorprese. Le donne, oggi come allora, adorano essere stupite, ricevere qualcosa di inatteso, fosse anche una visita inaspettata accompagnata da un piccolo mazzo di fiori.

Gesti apparentemente semplici, in grado di trasmettere calore e amore, che le donne, se predisposte alla conoscenza dell’altrui persona, apprezzano molto e possono diventare decisive nel corteggiamento, trovando la chiave di volta per iniziare una relazione sentimentale. Ma oggi, è ancora così? La risposta, financo semplice e scontata, è ovviamente negativa.

Meglio o peggio? Difficile dare un’opinione anche in questo caso, in quanto la stessa è molto soggettiva e personale. Di certo, in particolar modo dagli anni ‘70 sino al termine degli anni ‘90, si è assistito ad un progressivo mutamento del comportamento femminile: molte donne, a differenza di un tempo, non si fanno alcun problema a fare la “prima mossa”, iniziando loro, per prime, a corteggiare l’uomo.

Il ruolo di internet nello stravolgimento dell’arte della seduzione

Un vero ed autentico rovesciamento dei ruoli, al punto che non è poi così raro, oggi come nel trentennio citato, vedere donne che cercano uomo a Milano o in altre città della nostra penisola per instaurare una relazione sentimentale o amorosa che sia. Dopo aver raggiunto una sorta di “parità” alla fine del vecchio millennio, il nuovo ha portato con sé nuovi ed ulteriori cambiamenti.

A fare da spartiacque è stata la grande rete telematica, che ha ridotto sensibilmente le distanze dei rapporti interpersonali e, soprattutto, consentito di ampliare le proprie conoscenze a 360°, soprattutto per quanto riguarda le relazioni amorose. In quest’ultimo caso, accorciare le distanze si è tradotto, non di rado, in un corteggiamento decisamente più breve e meno poetico, soprattutto da parte maschile.

L’immediatezza dei social e delle chat di incontro, d’altro canto, non poteva far altro che innescare un simile processo, che ha riguardato, col passare degli anni, anche il mondo femminile. L’emancipazione femminile ha portato la donna, in molti casi, ad essere più diretta e verticale anche nella conoscenza online, diminuendo i tempi di attesa di un incontro o, in altri casi, nell’affrontare argomenti inerenti la sfera intima senza alcuna inibizione.

E se per le nuove generazioni, quelle cresciute a “pane e internet”, tutto ciò rappresenta la normalità, per quelle con qualche capello in più, spesso protagoniste in primis di questo radicale cambiamento nel modo di sedurre, rappresenta un’autentica inversione di tendenza di quanto avevano vissuto nella loro gioventù.

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